SE CONOSCI COME FUNZIONA UN VACCINO, LO EVITI.
Prima di tutto bisogna chiarire che i vaccini non contengono anticorpi, ma germi uccisi o attenuati o tossine attenuate che devono stimolare il nostro organismo a produrli.
Orbene, premesso che non avrebbe nessun senso produrre un vaccino per un virus che muta continuamente o la cui patogenicità è facilmente curabile, così come non hanno senso i vaccini per l’influenza, che, per l’appunto, è dovuta a virus mutanti, come il coronavirus, va detto che un vaccino, in una persona che è indebolita organicamente, perché stressata psicofisicamente, perché nutrita in maniera incompleta o sottoposta a stress emotivo-ambientali, non può far produrre anticorpi né in quantità, né in qualità efficaci, anzi fa stressare ulteriormente un sistema immunitario già debole, scoprendo l’organismo ad altri attacchi veri.
Nel caso invece l’organismo fosse forte ed efficiente, il vaccino comunque non avrebbe senso perché a quel punto il soggetto sarebbe in grado di controbattere, con le proprie risposte immunitarie, rese efficienti dallo stile di vita e da altri input favorevoli, producendo tranquillamente in maniera
naturale gli anticorpi necessari a limitare l’azione del germe o ad annullarla completamente, che è quello che viene a verificarsi nei cosiddetti contagiati sani immuni. Pertanto i vaccini non hanno alcun senso MAI!
I fattori da considerare sono sempre la limitazione di tutti gli stimoli negativi ambientali e di altra natura che riducono le difese immunitarie, compresa la nutrizione incompleta nella prima parte del giorno, e quindi diviene fondamentale la conoscenza di tutti quegli elementi che possono favorire invece la massima risposta e i migliori equilibri del nostro organismo che può evolversi addirittura proprio grazie alle difficoltà e agli attacchi esterni, se ha i mezzi per poter rispondere.
Negli anni cinquanta, quando hanno cominciato a comparire i primi vaccini socialmente programmati, le morti per malattie contagiose erano già crollate quasi a zero proprio grazie alla maggiore disponibilità di cibo,a alla conoscenza della diffusione dei germi e della scienza dell’alimentazione, alla possibilità della buona cottura e della conservazione adeguata dei cibi, alla disponibilità di acqua corrente e di servizi igienici, nonché di fogne.
I vaccini, in un mondo evoluto che si basi sulla reale cultura della fisiologia e della ecologia, non hanno alcun motivo per esistere se non per altri scopi che siano economici ma anche di controllo psicofisico delle masse, considerando, tra l’altro, le sostanze adiuvanti tossiche e ricombinanti che innescano fenomeni infiammatori che alterano gli equilibri immunitari ritorcendo la risposta immunitaria contro lo stesso organismo.