Insomma, è come se assecondassimo ciò che l’informazione di massa e la cultura sanitaria pseudoscientifica ci inculca da sempre, orientando la nostra esistenza come mera sopravvivenza, da garantirci, a suon di controllo di calorie e di supporti farmacologici, alla men peggio, secondo un copione fatto di step ben precisi e ineluttabili.
Tant’è che, in biochimica, vengono definiti cicli chimici FUTILI tutti quei possibili sviluppi biochimici, e cioè tutte quelle reazioni chimiche che incrementano il benessere dell’individuo, attivando altre capacità che contraddicono le canoniche e mediocri modalità di vita delle maggioranze.
I cicli chimici detti futili vengono generati da ipernutrizione nelle ore di massima luce, da ricercare nella impostazione più rispondente alle esigenze e caratteristiche individuali, Comprendiamo dunque la “gravità” insita in tale terminologia. Vengono considerati come futili, ovvero superflui, non importanti, tutti quei fenomeni chimico-genetici che possono aumentare l’espressione dei potenziali umani, ma che non sono necessari per la tipologia di sopravvivenza attesa.
In poche parole, la cosiddetta scienza vede l’essere umano come grigio replicante che deve sopravvivere senza avere il piacere di godere dei propri possibili entusiasmi evolutivi psicofisici.
Dottor Giovanni Moscarella – Via Diocleziano, 86 – Napoli – tel. 3477534243 –
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